Mio figlio grasso? NO! Siamo sicuri?

09.10.2016 11:02

Un bambino su tre è in sovrappeso, ma le madri non sembrano accorgersene

È ormai un dato assodato che il cucciolo di uomo è l’unico tra tutti i cuccioli animali a non volersi alimentare a sufficienza. Non è vero, naturalmente.  La preoccupazione che il proprio figlio non si nutra abbastanza accomuna gran parte dei genitori, di contro i problemi di iperalimentazione vengono spesso sottovalutati o peggio ignorati.

In Italia un bambino su tre è in eccesso di peso, e questa percentuale è superiore al Sud Italia; ad es. in Sicilia i dati di “Okkio alla Salute”, un’indagine nazionale su larga scala condotta sui bambini della scuola primaria, hanno rilevato che più di un bambino su tre di età compresa tra i 8 e i 9 anni è in eccesso ponderale, che comprende sia sovrappeso che obesità.

L’eccesso ponderale dei bambini è un problema serio e ampiamente documentato, e a rendere la situazione ancora più spinosa si aggiunge il fatto che i genitori non sembrino molto sensibili nel percepire il sovrappeso di peso dei propri pargoli.

Le madri dei bambini in sovrappeso o obesi tendono infatti a sottostimare sia la quantità di cibo assunta dai propri figli che il loro stato ponderale. Più della metà delle madri di bambini in sovrappeso ritiene che il figlio sia normopeso e meno di 1 madre su 10 di piccoli obesi riconosce la criticità della situazione.

Tutte le campagne di sensibilizzazione sui rischi che comporta l’obesità infantile a poco servono se agli occhi del genitore il figlio “sembra normopeso” o “un po’ in sovrappeso”. Sono ancora molti i genitori che pensano sia “tutta salute”, quando invece gli esperti ritengono che il 70% dei bambini obesi rischia di non sopravvivere ai propri genitori; altri ancora credono che i bambini dimagriranno con il passare degli anni, quando invece si stima che tra il 40% e l’80% dei bambini obesi manterrà in questa condizione in età adulta, con tutte le conseguenze del caso.

Come sapere se il proprio figlio è in eccesso di peso?

Il pediatra dovrebbe essere il primo a far notare ai genitori che il bambino è in sovrappeso, perciò se vi allerta sul peso di vostro figlio attivatevi subito.

Sono diversi i metodi per determinare se il bambino ha un peso adeguato in proporzione all’altezza, la WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) utilizza le tabelle di BMI (Body Mass Index) realizzate da uno studio di Cole (2), distinte per >>maschi e >>femmine.

Il BMI come dato singolo ha validità solamente nei soggetti adulti, in bambini e adolescenti deve essere messo in correlazione con l’altezza, si otterrà così un punto sulla tabella che indicherà in che percentile ci troviamo.

   
Sottopeso         Inferiore al 5° Percentile
Normopeso Dal 5° all'85° Percentile
Sovrappeso Dal 85° al 95° Percentile
Obeso Superiore al 95° percentile

Nell’immagine qui sotto un esempio pratico:

Perché cercare di porre rimedio tempestivamente?

Purtroppo il nostro corpo ha memoria del peso raggiunto nel passato e l’iperalimentazione fino ai 18 anni comporta, oltre l’aumento del volume delle cellule adipose (obesità ipertrofica), anche l’aumento irreversibile del numero di cellule adipose (obesità iperplastica), fenomeno che non si verifica in età adulta; sarà pertanto più difficile per loro mantenere, sebbene la possano raggiungere, una condizione di normopeso.

Cosa fare?

Nella quasi totalità dei casi sono da imputare ad una eccessiva e/o scorretta alimentazione e ad una scarsa attività fisica. È necessario intervenire precocemente per garantire risultati migliori e duraturi, perché più passa il tempo più le cattive abitudini si radicano divenendo più difficili da correggere.

Nel caso in cui il bambino sia già in sovrappeso sarebbe opportuno prendere provvedimenti chiedendo aiuto al pediatra e al nutrizionista per predisporre un adeguato intervento, fermo restando che deve essere il genitore il primo ad educare e guidare con affetto e pazienza il figlio.

I bambini si sa imparano in fretta e con il vostro affetto e la vostra comprensione si abitueranno ai cambiamenti.

Proponendo un’alimentazione sana e variegata e limitando ad occasioni speciali il consumo di prodotti industriali ricchi di grassi e zuccheri (ricordate che non andrebbero mai vietati nella maniera più assoluta) li proteggerete dalle conseguenze che l’obesità infantile comporta: i disturbi precoci includono tra i tanti problemi articolari, disturbi gastro-intestinali, e problemi di carattere psicologico, come disagio e vergogna, dal momento che sono molto più soggetti a subire atti di bullismo.

 

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